Correvano i primi anni 80 ed in edicola faceva la sua apparizione la rivista Più, che nel giro di pochi anni (insieme ad altre riviste come Il Giornalino, Noi Supereroi e tante altre) sarebbe diventata un cult per tutti i ragazzi dell’epoca.
La rivista
Questa nuova rivista era stata pensata per un pubblico di ragazzi, quindi prettamente giovanile. Il nome “Più” indicava la presenza di un regalo sempre diverso ad ogni uscita.
Al suo interno vi erano tanti articoli che trattavano i più svariati temi, spesso venivano trattati articoli relativi ai cartoni animati più in voga di quegli anni (Carletto, Nana Supergirl, Coccinella, Mister T e tanti altri), e quasi sempre al suo interno vi era un grande poster dei cartoni più famosi.
Il vero punto di forza della rivista Più era però il gadget allegato in ogni numero, cosa che spingeva i ragazzi di quegli anni a comprare ad ogni uscita questa rivista. I gadget più ricorrenti erano: i puzzle, le carte da gioco, il cubo magico, le pistole spruzza acqua, il fischietto, il serpentello snodabile e tanti altri.
Anche le copertine hanno contribuito in maniera sostanziale al successo di questa rivista, queste erano spesso disegnate ad arte, ma altrettanto spesso erano delle immagini originali che proponevano il personaggio che si voleva mettere in risalto.
A metà degli anni 80, iniziano anche ad apparire degli articoli sempre più pieni di informazioni sui cartoni animati che venivano trasmessi dalle tv, come Lucky Luke, Pollon, Il Tulipano Nero e Iridella.
In contemporanea vengono anche aggiunti i famosi fumetti di Isidoro, degli Orsetti del Cuore e dei Transformers, e le vendite prendono il volo.
Il successo va avanti fino al 1987, anno in cui nonostante le vendite siamo al top, Più viene chiuso a causa della chiusura definitiva delle emittenti televisive per cui era nata la rivista.
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