“Il Kobra non è un serpente, ma un pensiero frequente che diventa indecente,” inizia così questa canzone di Donatella Rettore che negli anni 80 ha molto scalpore per il suo testo alquanto equivoco.
Indice
Il brano
La canzone negli anni 80 è stata considerata oscena per via di un testo pieno zeppo di doppi sensi a chiaro sfondo sessuale. Ciononostante il brano è diventato famosissimo, riuscendo addirittura a vincere il Festivalbar nella categoria donne. Ancora oggi Kobra è considerato il brano più famoso della Rettore.
Se volete rivedere e riascoltare altri grandi brani cult della musica italiana e non, non vi resta altro che seguire questo link per arrivare alla sezione apposita. In basso potete trovare il videoclip del brano ed anche il relativo testo, siamo certi che guardandolo rifarete un tuffo nel passato esattamente come lo abbiamo fatto noi.
Donatella Rettore Kobra
Testo
Ma un pensiero frequente
Che diventa indecente
Quando vedo te
Quando vedo te
Quando vedo te
Quando vedo te, ah
Ma un vapore che striscia
Con la traccia che lascia
Dove passi tu
Dove passi tu
Dove passi tu
Dove passi tu
Se lo mangi fa male
Perché non si usa così
Il cobra è un blasone
Di pietra ed ottone
È un nobile servo che vive in prigione
Si gira mi inchioda
Mi chiude la bocca
Mi stringe mi tocca
Wow, wow, wow il cobra ah
Ma una lama, un sospiro
Che diventa un impero
Quando vedo te
Quando vedo te
Quando vedo te
Quando vedo te
Ma un gustoso boccone
Che diventa canzone
Dove passi tu
Dove passi tu
Dove passi tu
Dove passi tu
Se lo mangi fa male
Perché non si usa così
Di pietra ed ottone
È un nobile servo che vive in prigione
Si gira mi inchioda
Mi chiude la bocca
Mi stringe mi tocca
Wow wow il cobra ah
Wow wow il cobra ah
Ma un pensiero frequente
Che diventa indecente
Quando vedo te
Quando vedo te
Quando vedo te
Quando vedo te
Quando amo
