Guruè un famoso marchio di moda giovane creato nel 1999 a Parma da Matteo Cambi. L’abbigliamento Guru o meglio il logo è di questo marchio era una margherita stilizzata diventata nel tempo famosissima.
Il marchio
Il marchio Guru nasce da un idea del suo creatore Matteo Cambi, che nel 1999 si inventa la famosa margherita che diventerà il segno distintivo dell’azienda. Nel giro di poco più di un anno dalla nascita del logo, l’azienda inizia la vendita di maglie Guru con stampata sopra la margherita ed soli due anni ne vende circa 200.000 esemplari.
La guru abbigliamento in questi primi anni produce magliette, felpe e jeans tutti capi dove risalta sempre il logo con la margherita. Il capo più venduto resta sempre la maglia Guru, grazie alla quale il fatturato di questo primo periodo d’oro arriva a toccare i 10 milioni di euro.
Visto lo straordinario successo il marchio arriva anche in Europa ed il successo sembra non subire nessun arresto. Nel 2003 la Guru lancia dei linee di abbigliamento, una per i bambini fino ai 3 anni chiamata Guru Baby Gang, e l’altra per i ragazzi dai 6 ai 16 anni chiamata Guru Gang.
La svolta arriva però nel 2004 quando il marchio inizia ad avere una struttura da vera e propria holding. In questo anno viene nominato anche un team manager a cui fanno capo tutti i dipendenti.
Patrick Nebiolo (questo è il nome del manager) riesce in soli tre anni a portare il fatturato aziendale da 10 a 100 milioni di euro, riuscendo in una impresa davvero difficile.
Forte di questa affermazione la Guru nel 2005 diventa lo sponsor ufficiale della Renault Corse, scuderia con la quale vince il mondiale di Formula 1 nel 2006. Nello stesso anno in cui arriva anche il successo in Formula 1, il manager Nebiolo esce dalla società e solo un anno dopo il fatturato cala di 30 milioni di euro, scendendo a 70 milioni.
L’inizio della fine
Nel 2008 iniziano i problemi, la società affidataria del marchio la Jam Session srl viene messa in fallimento per un passivo di oltre 100 milioni di debiti. Matteo Cambi viene cosi arrestato per bancarotta, ed insieme a lui vengono indagate altre 13 persone, tutte vicine alla società.
Dopo il disastroso fallimento il marchio passa in mano ad un gruppo indiano la Bombay Rayon Fashion Limited, azienda quotata in borsa che ne tenta il rilancio. Il marchio viene rilanciato e viene anche nominato un nuovo manager che risponde al nome di Simone Mantura, ma ormai tutto sembra essere compromesso.
I guai non finiscono, e dopo una serie di fallimenti di diverse società nel 2019 il marchio viene affidato alla società Ibc Sagl con sede a Lugano.
Viene nominato anche un nuovo direttore Simone Biagioni, che tra le altre cose riattiva anche il marketing di questo storico marchio collaborando con diverse società sportive.
I negozi Guru
Nel corso della sua travagliata storia la Guru ha aperto diversi punti vendita sia monomarca che corner store, ancora oggi molti dei quali esistenti.
Oggi Guru viene distribuito da oltre 300 negozi multibrand, ma il successo avuto nei suoi primi anni non è mai stato più raggiunto, anche per le ben note vicende giudiziarie.
Se volete altri mitici marchi degli anni 60-70-80 e 90, non vi resta altro che seguire questo link per arrivare alla sezione apposita. Qui in basso vi lasciamo uno storico spot della famosa maglietta Guru o meglio del suo fondatore Matteo Cambi.
Spot
Ancora oggi la storia di Matteo Cambi fa molto discutere, i suoi detrattori ritengono che sia stato capace di bruciare milioni di euro affossando il suo marchio.
Molti non sanno che però Matteo è molto attivo sui social nel promuovere Valvola e più recentemente una limited edition di magliette Guru che di fatto rappresenta il vero rilancio del marchio.
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