La Giornata della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. La data è stata scelta perché nel 1945 le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, uno dei luoghi più simbolici della Shoah.
La Shoah, nota anche come Olocausto, fu il genocidio nazista degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra il 1941 e il 1945, circa 6 milioni di ebrei furono uccisi in campi di concentramento, campi di lavoro forzato e camere a gas.
Il regime nazista, guidato da Adolf Hitler, iniziò la sua “soluzione finale” nel gennaio del 1942 durante una conferenza a Wannsee, in cui i leader nazisti pianificarono la deportazione di tutti gli ebrei d’Europa verso campi di concentramento e di sterminio.
Gli ebrei non furono gli unici a subire la repressione nazista, anche altre minoranze, come Rom, omosessuali, disabili e oppositori politici furono perseguitati e uccisi.
I campi di concentramento erano luoghi dove i prigionieri venivano tenuti in condizioni inumane, sottoposti a lavori forzati e sottomessi a torture e maltrattamenti. I campi di sterminio, come Auschwitz e Treblinka, erano invece progettati specificamente per uccidere il maggior numero di persone possibile in breve tempo, utilizzando camere a gas e forni crematori.
La fine della guerra nel 1945 portò alla liberazione dei sopravvissuti e alla scoperta dell’orrore dell’Olocausto. I crimini nazisti furono processati durante il processo di Norimberga, in cui molti leader del Terzo Reich furono condannati a morte per i loro crimini contro l’umanità.
In ricordo dell’Olocausto e delle vittime, il 27 gennaio è stato designato come il Giorno della Memoria. In questa giornata, si rende omaggio alle vittime dell’Olocausto e si promuove la tolleranza e l’educazione per prevenire futuri genocidi.
In molte città in tutto il mondo ci sono cerimonie e eventi per commemorare le vittime dell’Olocausto e per ricordare l’importanza di combattere l’antisemitismo e ogni forma di discriminazione.
E’ importante ricordare e commemorare l’Olocausto, non solo per onorare le vittime, ma anche per evitare che simili orrori possano accadere di nuovo in futuro. È nostro dovere impegnarci per la pace e la giustizia, perché “non dimenticare” non è solo una parola, è un impegno.
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